Rassegnazione o accettazione? Ogni sconfitta nasconde una lezione

15 Marzo 2021
15 Marzo 2021 Chiara Poppi

“Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella “zona grigia” in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva”
Rita Levi-Montalcini

Rassegnazione o accettazione, non è la stessa cosa. 
Quando sentiamo di esserci “rassegnati” e come se avessimo rinunciato a combattere, ma senza accettare fino in fondo la situazione.
Non superiamo il dolore legato alla rinuncia, non lo agiamo. Subiamo quella situazione e perdiamo la nostra capacità di reagire.
Rassegnarsi significa smettere di agire e cominciare a guardare al futuro sfiduciati!
La rassegnazione impedisce di superare il dolore.

L’accettazione, invece, richiede un lavoro attivo di elaborazione dell’accaduto per trasformarlo!
Accettare ciò che ci accade è il primo passo per superare gli ostacoli e non rimanere sopraffatti dalle circostanze.
Se nella vita accettiamo tutto quello che ci capita, allora saremo i padroni del nostro destino, supereremo gli ostacoli e troveremo la forza per imparare qualcosa da tutte le esperienze che avremo vissuto.

E’ un atteggiamento che ci insegna a capire che:
non si tratta di vincere o perdere. A volte perdi, a volte impari!
E’ la virtù della proattività, volontà e determinazione nel portare avanti la nostra vita.
Anche di fronte ad un ostacolo che riteniamo enorme, insormontabile, dobbiamo sì cercare di capire che cosa quell’ostacolo rappresenti o ci voglia dire.
Impariamo a guardare le situazioni con il giusto distacco e accettiamole per quello che sono.

L’accettazione è un processo dinamico e costruttivo, per cui riusciamo ad accogliere anche eventi spiacevoli non accettandoli passivamente, bensì tentando di elaborarli e trasformarli in un’occasione di crescita.

 

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DAVIDE MALAGUTI

Padre | Imprenditore | Coach | Autore

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